Eravamo 4 amici al Medoc
Un’ esperienza unica che sicuramente ripeteremo.
Quarantadue km ( e 195 metri) con
circa 25 ristori , 21 Chateau ( uno ogni 2,5 km) , vino e cibo a volontà.
Funamboli, complessi musicali, spettacoli vari e una moltitudine di
gentilissimi volontari.
Ai bordi del percorso migliaia di curiosi e divertiti
spettatori ad incitarci :
Alè Pessà, Alè Giuseppe, Alè Robertò, Alè Christiàn (
Fulvia correva col suo pettorale) .
8500 corridori con la passione della corsa ma soprattutto
per la vita la compagnia e il divertimento.
E’ stata una festa indimenticabile (non a caso è considerata
una delle più belle 10 maratone al mondo).
Certo, qui non vieni per fare il tempo ma sempre 42 km devi fare!!
Devi aver fisico altrimenti non ce la fai
a dissetarti con un bicchiere di ottimo “rouge” ad ogni
ristoro, mangiare panini frutta biscotti crostate formaggio , gustare foje
gras ostriche filetto alla brace e, giustamente, un ottimo gelato al km n
41!!
Devi aver fisico e testa perchè non è semplice
correre e gestire una gara come questa ; sotto un sole
accecante ,35 gradi un castello dopo l'altro e così tanta gente in
maschera che ti fermeresti a fotografare ogni singolo partecipante.
Hai sempre 42
km da fare!
Ma è la grande gioia , l'adrenalina ,
l'eccitazione ( e un fià de vin) che ti metton le ali e nn finiresti mai
di correre ( o camminare).
6 ore circa! Tantissimo!! Già..ma solo perchè il tempo
sembrava essersi fermato ;-))
Complimenti a Fulvia che con un piede solamente ha
fatto la bellezza di 30 km
un giorno e 12 il successivo.
Complimenti a Giuseppe che nonostante qualche problemino col
certificato medico è riuscito a completare la sua prima maratona.
Complimenti a Gloria giunta ormai alla sua
ottava grande corsa.
Complimenti a Christian che dalla lontana Padova , causa
indisponibilità, ci ha trasmesso comunque commozione ed incoraggiamento.
Chi segue gli altri, non arriva mai primo (proverbio veneto)
Complimenti a noi ..che abbiamo vinto :-)
Roberto
Ho appena letto e visto il resoconto dei nostri 4 esponenti in terra di Francia, impegnati nella maratona del Medoc, cosa dire , che siete stati bravissimi a sopravvivere e portare a terminare la corsa con tutto il ben di dio che la manifestazione offriva, le foto danno giusto l’idea che vi siete divertiti , cosa che non e’ riuscita a Noi 3 sfigati ( Io, Anna, Becce), che abbiamo deciso di partecipare ad una delle corse (per modo di dire) piu’ dure alle quali abbia partecipato.
RispondiEliminaHo aspettato qualche giorno per vedere se Anna aveva voglia di scrivere qualcosa su questa corsa denominata Trail del Baldo, ma visto che Lei non ha voglia di farlo, lo faccio io.
L’appuntamento era alle 7 del mattino a Caprino Veronese , dove avremmo trovato il bus che ci avrebbe portato alla partenza di S. Giacomo in provincia di Trento.
Lungo il tragitto in pulman l’organizzatore ci ha dato alcune informazioni utili sulla gara per non sbagliare strada , sul terreno e le relative insidie che una corsa come questa definita da lui stesso non un trail ma bensi’ una Skyrace, sentendo questa definizione ho subito pensato che sarebbe stata una domenica bestiale, ed ho incrociato lo sguardo di Anna il quale confermava i timori, ma oramai eravamo arrivati al punto di partenza e non si poteva tornare indietro.
Si parte alle ore 8,30, la gara su svolgeva tutta sul crinale del baldo, tra 2000 e 2500mt di altitudine, con passaggio sul Monte Altissimo, cima Valdritta, Punta Telegrafo, Punta Colonel de Pesina, con arrivo a Caprino Veronese dopo 37km, dove parlare di corsa e’ un eufenismo, la partenza posta a 1200mt, dopo 4 km ci siamo trovati a 2100mt con pendenza mostruose, quasi tutta la gara si e’ camminato, oltretutto con un terreno tutto off road con sassi e rocce che attentavano continuamente alle nostre caviglie e mettendo in pericolo l’incolumita’ dei partecipanti.
Chiaramente dopo la partenza Becce non l’abbiamo piu’ visto, Io ed Anna siamo stati insieme per tutta la gara, sostenendoci a vicenda nei frequenti momenti di sconforto che ci assaliva ogniqualvolta si chiedeva agli adetti dei ristori quanto mancava e se c’era ancora salita, i quali per non dire la verita’ dicevano di non sapere niente e che erano dei semplici volontari(probabilmente sapevano non avevano il coraggio di dire la verita’) , tutto questo per 8 ore circa.
Becce e’ arrivato circa 1 ora e mezzo prima di Noi , e ha avuto la pazienza di aspettarci per assistere alla premiazione di Anna come 5 donna arrivata al traguardo,.
Tagliato il traguardo ci siamo scambiati alcune impressioni sulla gara e siamo arrivati alla conclusione che questa corsa non la faremo piu’, troppo pericolosa e poco allenante per chi come noi concepisce la corsa.
Saluti a tutti, alla prossima